#CambieRAI

Assieme a tante realtà come Black Lives Matter Bergamo e Roma, Il Grande Colibrì, Italiani senza Cittadinanza, Kube Community e tant* altr* attivist*, abbiamo scritto una lettera da inviare alla RAI e ai media italiani, a seguito di diversi episodi razzisti verificatisi in televisione.

Perchè il linguaggio razzista, sessista e omolesbobitransfobico non è più tollerabile. Perchè il #blackface non è accettabile, perchè vogliamo una narrazione inclusiva che rispecchi l’Italia del 2021.

La campagna ha un successo e una risonanza molto ampi, tanto che è stata citata anche dal New York Times, mentre nel nostro paese si è fatto di tutto per distogliere l’attenzione dalla questione del razzismo dei media, trincerandosi dietro il concetto di satira e i fantomatici attacchi del “politicamente corretto”, senza andare incontro alle richieste delle soggettività coinvolte.

Un unica reazione, comunque apprezzabile, è arrivata da Riccardo Laganà, consigliere di amministrazione della Rai, che con un tweet ha risposto alle rivendicazioni:

Da Mediaset invece nessuna dichiarazione ufficiale, a seguito di due gag razziste a Striscia la Notizia, che hanno coinvolto Michelle Hunziker e Gerry Scotti, che si sono scusat* ma che hanno anche aggirato il problema nelle dichiarazioni post bufera, minimizzando la gravità di quegli episodi e accusando chi denuncia di essere violent*.

Noi continueremo a vigilare, affinchè i media italiani non siano più ricettacolo di ignoranza e discriminazione e saremo pront* a nuove battaglie qualora continuassero a verificarsi episodi deprecabili come quelli avvenuti negli ultimi mesi sia in Rai che in Mediaset e su altri media nazionali.

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